Visita Nutrizionale
dalla prima visita, ai controlli periodici, al mantenimento.
dalla prima visita, ai controlli periodici, al mantenimento.
La prima visita, è di fondamentale importanza per la corretta programmazione e riuscita del percorso col cliente. Come prima fase effettuiamo un colloquio-anamnesi finalizzato alla valutazione dello stile di vita, delle abitudini alimentari adottate dalla persona, delle condizioni fisiologiche ed eventualmente di quelle patologiche e la valutazione degli obiettivi da raggiungere. In questa prima fase vengono valutati inoltre i parametri presenti nelle analisi ematochimiche e urine.
Successivamente effettuiamo una valutazione antropometrica (peso, altezza e circonferenze) e della composizione corporea mediante analisi impedenziometrica (bilancia impedenziometrica INBODY 970), analisi delle stratigrafie per poter poi strutturare il programma alimentare personalizzato, compatibile con le reali esigenze e preferenze alimentari della persona.
Con le informazioni raccolte durante la valutazione, si costruisce il miglior programma di nutrizione personalizzato per soddisfare le richieste e raggiungere gli obiettivi specifici nel modo più sicuro possibile.
Dopo 3-4 giorni ci sarà la fase di CONSEGNA DIETA, fondamentale per spiegare il piano alimentare e chiarire eventuali dubbi col cliente. Viene infine fissato il successivo appuntamento per il primo controllo periodico, di solito a distanza di 2 settimane dall’inizio della dieta.
I controlli periodici sono parte integrante del percorso nutrizionale. In una visita controllo vengono valutati i risultati cioè le modifiche nel peso e nella composizione corporea in modo tale da monitorare l’andamento del percorso programmato ed eventualmente intervenire per tempo in caso di non aderenza al programma.
Cos’è che garantisce il successo nella dieta? per raggiungere un buon risultato in poco tempo e mantenerlo è importante lasciarsi guidare durante questo percorso.
Molte persone pensano che la dieta sia semplicemente un insieme di regole da seguire fino ad un numero x di chili persi e basta. In realtà fare una buona dieta significa si conoscere nuove regole, ma anche apprendere nuovi comportamenti e soprattutto creare nuove abitudini. Per trasmettere tutte queste cose un solo incontro può non bastare, il numero giusto di incontri non esiste, abbiamo riscontrato che la formula più efficace è vedersi una ogni 15 giorni fino al raggiungimento della fase di mantenimento.
.
Prima di tutto il risultato non sempre si raggiunge a breve termine, il controllo permette di valutare se la dieta è stata spiegata bene, se è stata capita e se è stata messa in pratica così come prescritta. Secondo importante punto, soprattutto nei casi in cui i chili da perdere sono tanti, sapere di avere una scadenza con verifica il giorno del controllo è un fattore di motivazione conscia ed inconscia molto forte.
Altro punto fondamentale è quello della valutazione della qualità del risultato. Durante ogni controllo si verificherà non solo quanti chili sono stati persi e come è stata seguita la dieta, ma anche cosa è cambiato, se la massa muscolare o quella grassa o l’acqua corporea. Solo con un attento monitoraggio attraverso il INBODY 770. ci si può garantire di perdere prevalentemente grasso corporeo, di mantenere una buona idratazione, di mantenere o migliorare la massa muscolare e quindi anche il metabolismo.
Avere la possibilità di chiedere consiglio e supporto di fronte ad ogni nuova evenienza permette di evitare molti errori grossolani. Avere una guida elimina la tensione emotiva di dover gestire autonomamente tutto, cosa che spesso invece porta, dopo anche una sola eccezione, ad abbandonare totalmente, anche se si stavano avendo buoni risultati.
Capita anche che alcune persone, consce dell’utilità della visita di controllo, chiedono di aumentarne la frequenza. Crediamo fermamente che la frequenza dei 15 gg rappresenti il miglior compromesso, ciò non toglie che per queste persone può essere molto utile psicologicamente una guida più vicina e quindi di solito non ci opponiamo, anche se difficilmente scendiamo sotto il controllo ogni 2 settimane. Questo perché il ritmo di dimagrimento non sempre è costante, il peso può avere una oscillazione giornaliera anche di 2 chili, quindi anche se una persona perde 1,5 kg a settimana (ritmo di tutto rispetto), potrebbe salire sulla bilancia e non vedere alcun miglioramento perché magari non ha eliminato tutti i liquidi corporei in eccesso della giornata o altro. La valutazione accurata dello stato nutrizionale aiuta a differenziare cosa si perde e cosa si mette, ma nel brevissimo termine, sulle variazioni minime, la precisione non è eccezionale.
E quando terminano i controlli?
Una volta raggiunto il risultato si inizia con il mantenimento, fase in cui, per definizione il peso non cambierà più, ma si mantiene appunto uguale. ritengono non preoccupanti le oscillazioni di un chilo, un chilo e mezzo in più o in meno.
Questa è la fase in cui si dovrà imparare a reinserire nel modo giusto tutti gli alimenti e senza paura di ingrassare di nuovo. Si impara a non pesare più le porzioni, ma a regolarsi in base alle richieste del nostro organismo. Si impara inoltre, a gestire il pasto “molto appetitoso” e ad assumerne la giusta porzione. Per assimilare e rendere abitudine i nuovi comportamenti alimentari consigliamo di solito un controllo di mantenimento dopo 2/3 mesi, per verificare che tutto proceda serenamente, che si sta mangiando tutto e di tutto, senza sentirsi a dieta a vita e che il peso si mantiene stabile in modo naturale.